Ragazzi, fare sport costa! Customer Care Service: per i genitori una spesa da capogiro.

Praticare un’attività sportiva non è quasi mai a costo zero, anzi, la spesa può essere in alcuni proibitiva

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Ragazzi, fare sport costa! Customer Care Service: per i genitori una spesa da capogiro.

Lo dicono tutti: fare sport è il miglior antidoto ai problemi causati dalla vita sedentaria. Si tratta di un assunto che vale davvero per tutte le età. Gli adulti possono scaricare lo stress delle lunghe giornate di lavoro, mentre i bambini e i ragazzi possono sfogare le energie represse tra i banchi di scuola e per stimolare un corretto stile di vita.

Ma praticare un’attività sportiva non è quasi mai a costo zero, anzi, la spesa può essere in alcuni proibitiva. Allo scopo di fornire una panoramica sulla tipologia e sull’entità delle spese che le famiglie dovranno sostenere per tali attività, Customer Care Service ha monitorato i costi dei vari corsi (tra i quali ad es., nuoto, tennis, basket, calcio, etc.). Il primato del corso più caro spetta a quello di nuoto, caldamente raccomandato da tutti i medici, soprattutto per quanto riguarda la crescita e lo sviluppo dei bambini e dei ragazzi. Il costo di un corso di nuoto risulta pari a 750 euro annui, a cui vanno aggiunti 115 euro per l’attrezzatura e circa 55 euro di iscrizione, per un totale di 920 euro. Onerosa risulta anche la scelta di praticare danza classica, con un costo di 690 euro annui, a cui vanno aggiunti 135 euro per l’attrezzatura, 100 euro per il saggio di fine anno e circa 50 euro di iscrizione, per un totale di 975 euro annui. Lo sport più economico si conferma, anche quest’anno, il basket, il cui costo ammonta a 567 euro annui, di cui 420 euro per il corso, 95 euro per l’attrezzatura e circa 52 euro di iscrizione. In relazione a tale sport, vista la crescente diffusione, c’è da segnalare un aumento notevole del costo delle attrezzature (divisa e scarpe), che rispetto al 2017 registra un rincaro del 14%. “Si tratta di costi decisamente eccessivi che rendono l’attività sportiva sempre più elitaria e riservata alle famiglie più abbienti. Tutto ciò non farà altro che accrescere le disparità già esistenti in relazione agli stili di vita, a partire all’alimentazione, configurando una società sempre più sbilanciata e disuguale”. È utile ricordare che nella dichiarazione dei redditi è possibile portare in detrazione al 19% le spese sostenute per la pratica sportiva svolta dai ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 18 anni, presso associazioni sportive e impianti sportivi. L’importo massimo detraibile è pari a 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori. Inoltre, per permettere ai propri figli di praticare attività sportive senza affrontare costi eccessivi, ricordiamo ai genitori che molte scuole e/o parrocchie organizzano corsi a costi spesso contenuti rispetto a quelli praticate da centri sportivi e palestre.

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