Basta messaggi ingannevoli sulle etichette degli alimenti

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Oltre 3000 messaggi salutistici presenti sulle etichette di alimenti e bevande sono stati passati al setaccio dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) di Parma attraverso un certosino lavoro svolto negli ultimi 6 anni, e tra essi se ne sono salvati solo 222, che hanno dimostrato di essere basati su solidi pareri scientifici, anzi solidissimi, se si pensa che sono stati ritenuti fondati solo i messaggi che segnalano virtù negli alimenti provate con test clinici in «doppio cieco contro placebo» su individui sani, oggetto di pubblicazioni con elevato impatto.

Una prova decisamente molto costosa (almeno un milione di euro) per chi non sia un’industria alimentare. Tutti gli altri scartati. In questi giorni la Commissione Europea, con con 37 voti a favore, 22 contro e 1 astenuto, ha fatta sua la lista preparata dall’Efta, creando di fatto un Registro comunitario dei messaggi nutrizionali e salutistici che  accoglierà da ora in poi tutti i messaggi autorizzati dall’Ue. Ai produttori alimentari è permesso un periodo di sei mesi per adattarsi alle nuove esigenze, ma entro l’inizio del prossimo mese di dicembre 2012, tutti i messaggi che non sono stati autorizzati, o sono ancora in attesa di esame, saranno vietati.

La decisione è «il frutto di anni di lavoro – ha indicato il commissario europeo alla Salute, John Dalli, nel darne l’annuncio – e rappresenta una data importante nella normativa sui prodotti alimentari». Senza contare, che la lista autorizzata «potrà essere consultata in rete e permetterà a tutti i consumatori europei di fare una scelta consapevole». Quanto ai messaggi senza fondamento scientifico – ha proseguito Dalli – «dovranno essere ritirati dal mercato dopo un breve periodo di transizione».

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