Digital Travel, Politecnico Milano: un mercato da 14,2 miliardi di euro.

Il mercato dei viaggi vale in Italia 58,3 miliardi di euro, con un incremento del 2% rispetto al 2017.

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Digital Travel, Politecnico Milano: un mercato da 14,2 miliardi di euro.

Il mercato dei viaggi vale in Italia 58,3 miliardi di euro, con un incremento del 2% rispetto al 2017.

La crescita è generata principalmente dalla componente digitale che, con un valore complessivo di quasi 14,2 miliardi di euro, fa segnare un aumento dell’8% rispetto a dodici mesi fa, mentre la componente tradizionale cresce dell’1% e raggiunge quota 44,1 miliardi. L’export turistico, cioè la spesa dei turisti stranieri nel nostro Paese, sfiora i 22 miliardi di euro (+5%). Questi alcuni dei dati presentati dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano. I trasporti si confermano la categoria principale associata al turismo (61%), seguiti da alloggi (29%) e pacchetti (10%).Entrando nel dettaglio di strumenti e canali di vendita da cui provengono le prenotazioni, quelle da mobile rappresentano il 18% delle transazioni digitali (erano appena il 3% solo 4 anni fa, nel 2014) facendo registrare una crescita del 46% rispetto al 2017. Lo smartphone è utilizzato dalla grande maggioranza dei turisti soprattutto per la ricerca di informazioni (83% del campione per vacanze “brevi” – fino a 3 notti – e 89% nelle “lunghe”), ma anche per il pagamento (17% e 20% rispettivamente per vacanza breve e lunga). “Il mercato dei Viaggi è sempre più trainato dal digitale, negli acquisti e nei processi interni”, afferma Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio. “Internet vede transitare ormai il 24% del valore per i prodotti principali del mercato (trasporti, alloggi e pacchetti). Ma il digitale non è solo e-commerce e può sostenere tutti gli attori del Travel nei loro processi, ad esempio nel mantenere una relazione di lungo periodo con i turisti, fattore che costituisce una delle principali fonti di vantaggio competitivo.” Sul fronte opposto, il turista ‘non digitale’ appare ormai in via di estinzione. Solo il 2% degli italiani tra i 18 e i 75 anni non ha usato internet per nessuna attività relativa alla sua ultima vacanza. Ciò non significa che la relazione umana non rimanga elemento fondamentale in tutte le fasi del viaggio. Ben il 31% dei turisti digitali si reca in agenzia per organizzare una vacanza lunga (contro il 18% della vacanza breve). Questo ‘ritorno di fiamma’ per il retail fisico è merito anche di comportamenti virtuosi delle agenzie stesse che sempre di più fanno leva sui propri elementi distintivi: garanzia di esperienza e sicurezza, empatia e personalizzazione. Le agenzie hanno capito che la loro competitività dipende dalla capacità di mantenere una relazione stabile con il cliente. “Lo spazio per le agenzie nella distribuzione turistica è tutt’altro che risicato, ma è necessario intraprendere un lavoro che dovrebbe svilupparsi principalmente su due direttrici: il rafforzamento degli strumenti digitali (come sistemi di Customer Relationship Management – CRM, data analytics, social media, recensioni etc.) – essenziali per il customer care e nel determinare la competitività stessa delle agenzie – e il mantenimento di un’ottica strategica che sappia guardare all’esempio di altri settori, per un corretto  posizionamento di lungo periodo”, commenta Eleonora Lorenzini, Direttore dell’Osservatorio.

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