Pubblicità “Obiettivo Risarcimento”. Konsumer: giusto sospendere spot

La Rai ha deciso di sospendere in via cautelativa la messa in onda del suddetto spot

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Pubblicità “Obiettivo Risarcimento”. Konsumer: giusto sospendere spot

“La Rai sottoporrà all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) per una sua opportuna valutazione lo spot pubblicitario “Obiettivo Risarcimento”, in onda su canali televisivi Rai dal 26 dicembre al 5 gennaio prossimo, per un totale di 42 passaggi.

In attesa dell’esito della valutazione, la Rai ha deciso di sospendere in via cautelativa la messa in onda del suddetto spot”. Nell’occhio del ciclone è finito lo spot di “Obiettivo Risarcimento”, società di tutoring specializzata nella presa in carico di episodi di presunta malasanità al fine di ottenere il relativo risarcimento. “Dovrebbe prevalere l’interesse pubblico, lo Stato dovrebbe tutelare la più grande azienda italiana, il Servizio sanitario nazionale produce salute. Il sentire dei medici verso questo spot è di pura indignazione”, ha dichiarato Filippo Anelli, presidente Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo). Sul lato delle associazioni dei consumatori, Konsumer Italia appoggia e condivide la protesta dei medici contro la messa in onda dello spot in questione che, afferma l’associazione “tende a far emergere un messaggio distorsivo sulla sanità in generale e su quella pubblica in particolare ipotizzando esclusivamente l’errore medico come dato emergente da un esame soggettivo”. Nello spot, la testimonial, Enrica Bonaccorti, che si è da subito scusata a seguito delle polemiche, afferma: “A tutti può capitare di sbagliare, anche agli ospedali. E in questi casi tutti hanno diritto a un giusto risarcimento. Se pensi di aver avuto un danno chiama Obiettivo Risarcimento. Facciamoci sentire. Ci sono fino a dieci anni di tempo per reclamare quello che ci spetta”. Konsumer Italia sottolinea che “Come in ogni attività umana l’errore può capitare ma non è certo l’azione confinata in una pubblicità mirante ad un’attività di assistenza giuridica, seppur assistita da medici legali, che possa rientrare in azione di prevenzione ed informazione di un dato che, se emergesse, deve essere confinato in un accertamento medico oggettivo e non nascente dalla soggettività del presunto leso, porto così come presentato nella pubblicità, potrebbe far pensare a pura attività speculativa, siamo certi che così non sia”. “Chiediamo al Ministro Grillo di mettere al primo posto di ogni impegno l’adeguata attività di formazione e perfezionamento delle professioni mediche, il miglioramento delle strutture esistenti e chiusure solo in presenza di nuove strutture operanti sul territorio, chiediamo ai cittadini consumatori costretti ad affidarsi a cure mediche ed agli operatori della sanità di aumentare l’interscambio informativo su patologie e terapie senza trascurare l’aspetto umano che non può essere di sudditanza psicologica ma di conforto in un rapporto tra pari”.

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