AIE al Governo: abbassare l’Iva sugli e-book

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A Francoforte, lo scorso 14 ottobre, sè conclusa Buchmesse, il più importante appuntamento per lo scambio dei diritti del settore editoriale librario. All’evento, giunto alla 64ª edizione ha partecipato anche l’Aie, Associazione Italiana Editori, il cui presidente Marco Polillo, rivolgendosi al Sottosegretario Paolo Peluffo delegato dal Governo italiano a inaugurare il Punto Italia, ha detto: «Datevi una politica coordinata per il libro, troppi e frammentati sono i rapporti e gli interlocutori del nostro mondo riguardo sostegno all’editoria, promozione della lettura e diritto d’autore. Dateci sostegno per far abbassare l’iva sugli e-book dal 21% al 4% e dateci un credito d’imposta sull’innovazione digitale. Ma soprattutto date più attenzione al nostro ruolo di operatori culturali».Per Polillo queste richieste «non troppo onerose per le casse dello Stato, ma stimolerebbero una ripartenza per le case editrici, rimettendo in moto il mondo della lettura».

«Le norme, le agevolazioni fiscali e i contributi economici sono importanti ma serve una grande azione sinergica di tutti gli attori della filiera – ha sottolineato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Editoria Paolo Peluffo – dobbiamo portare i libri nelle scuole, nelle famiglie, in tutti i luoghi di ritrovo delle persone. Sulla scia della campagna di comunicazione sulla lettura promossa da questo Governo, nelle prossime settimane proporrò l’istituzione di una task force sul libro, un gruppo di lavoro interministeriale che adotti tutti le misure necessarie a sostenere e promuovere la lettura, nella scuola e nelle università, innanzitutto. Viviamo nella società dell’informazione e l’economia della conoscenza è divenuta, negli ultimi anni, il principale motore della globalizzazione. Potremmo essere competitivi solo se il libro tornerà ad essere al centro della vita di ciascuno di noi».

Le preoccupazioni di Polillo sono generate dai dati che fotografano un mercato del libro in peggioramento: -3,7% il giro d’affari lo scorso anno, secondo i dati Nielsen, per i canali trade, -4,6% se consideriamo invece tutto il perimetro del mercato del libro (dati AIE), -8,7% (sempre dati Nielsen, canali trade) nei primi nove mesi del 2012. Diminuisce nel 2011 anche la lettura: sono oggi 25,9 milioni gli italiani che leggono almeno un libro all’anno, 723˙000 meno del 2010.

Cresce e si diversifica invece l’offerta editoriale: aumentano i titoli e le copie immesse sul mercato, diminuiscono i prezzi medi e si consolida il segmento dell’e-book. Sullo sfondo, una crisi profonda: per la prima volta negli ultimi 3-4 decenni il mercato del libro, che aveva mostrato storicamente un andamento anticiclico, si allinea al negativo contesto generale dei consumi. Le uniche a crescere sono le vendite di e-book e tutto il digitale, che rappresenta tuttavia un mercato ancora embrionale, arrivando a fine 2011 ai 12,6milioni di fatturato (+740% sul 2010) che sono ancora pochissimo sul fatturato totale, lo 0,87% dei canali trade (o lo 0,38% del mercato complessivo) ma con livelli di crescita promettentissimi. Buone comunque le performance di tutto il mercato digitale: al mercato ebook occorre sommare infatti oltre 150 milioni di euro di banche dati (on line e off line). Un segmento in crescita del 20% rispetto al 2010

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Jenny Ruggeri
Jenny Ruggeri (1966) nasce a Messina e conseguiti gli studi nella città natale, dove si laurea in Lettere Moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, si trasferisce a Bergamo per insegnare nelle scuole bergamasche. Dopo dieci anni di insegnamento matura l’idea di fare qualcosa di diverso dalla docenza. Ha studiato e studia gli eruditi grammatici (Plinio, Fulgenzio, etc.) i lirici (Catullo, Orazio, Properzio) ed i narratori (Petronio ed Apuleio). Nel tempo libero si diletta a scrivere racconti e novelle. Collabora con alcune testate giornalistiche ed è proprietaria dal 2003 di un giornale a tutela e difesa del consumatore (Customer Care Service).

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