Tetto fotovoltaico e batteria al sale: e la bolletta elettrica si azzera

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Il modo per non pagare più la bolletta elettrica c’è, e lo produce un’azienda italiana, la Fiamm. È sufficiente aggiungere ai pannelli fotovoltaici installati sul tetto di casa una batteria al sale, che accumula l’energia elettrica quando è prodotta e la rilascia quando è utilizzata. Il tutto in maniera indipendente dalla rete elettrica, e con potenze anche superiori rispetto a quelle che normalmente si usano per le utenze domestiche – la maggior parte degli impianti casalinghi esistenti è infatti calibrata sui 3 kWh (kilo Watt all’ora) mentre la Fiamm fornisce impianti che vanno dai 4 ai 10 kWh.

In prospettiva, questi sistemi possono rendere inutile la costruzione di nuove centrali elettriche di grandi dimensioni, e abbattere i consumi di combustibili – fossili o nucleari che siano.

L’apparecchiatura della Fiamm è stata presentata in Germania a giugno, nel corso di Intersolar (qui il sito web in lingua italiana) la principale fiera di settore europea. E il bello è che non si tratta di un progetto di là da venire o di un prototipo che deve ancora essere messo in produzione in grandi volumi. No, è già sul mercato.

All’estero, nonostante l’azienda che lo produce sia italiana con sede a Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza – e 3˙400 dipendenti sparsi in 60 Paesi del mondo che generano un fatturato annuo di 540 milioni di euro.

Qualche informazione minima su cosa serve per costruire quest’impianto, l’ha fornita Nicola Cosciani, capo della divisione Energy Storage dell’azienda, ad Affari & Finanza dello scorso 23 luglio.

Innanzitutto serve un generatore di corrente, che può essere un tetto fotovoltaico oppure anche una pala eolica. In pratica un impianto di cui ogni villetta o condominio può dotarsi – e che non richiede carburante per essere utilizzato ovvero non produce emissioni inquinanti nell’atmosfera.

E poi serve una batteria al sale (qualche notizia si trova sul sito web AgoràVox) nel senso proprio di sale da cucina, le cui dimensioni sono varie ma contenute – la Fiamm, per esempio, ne produce anche per le automobili.

Tutto lì. La batteria non va toccata mai più dopo l’installazione, e il tetto fotovoltaico ha una durata che può arrivare ai 30 anni. E dal momento del montaggio non ci sarà più il costo della bolletta elettrica, perché l’impianto è indipendente dalla rete.

A usufruire di questa tecnologia possono essere soprattutto le zone isolate, come i rifugi di montagna. La Fiamm ne sta però installando numerosi in Paesi come il Marocco e l’Iraq, per portare energia a villaggi lontani dalle grandi città e non raggiunti dalle reti esistenti.

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